Luogo di contrasti e contraddizioni, modernissima ma al contempo legata alle tradizioni locali. Al loro interno vi convivono i grattacieli più alti della terra e villaggi di pescatori. Tuttavia è un paese in costante crescita, merito della legislazione che intercetta gli investimenti stranieri e naturalmente delle loro riserve di greggio.

Se siete imprenditori, o aspiranti tali e vedete con interesse questo luogo potreste trovare utili le nostre dritte. Il mercato arabo è caratterizzato da grandi potenzialità: non ci sono tasse da pagare, la criminalità non è un problema, si investe molto nel settore immobiliare, circolano grandi capitali. Alcuni possono avere il timore di una prossima bolla immobiliare, ma le autorità son sicure che l?ascesa degli Emirati è inarrestabile.

La città più interessante, probabilmente, risulta essere Dubai molto chiacchierata come meta turistica. L’interesse economico verso questa città sicuramente si è incrementato quando è trapelata la notizia che Dubai sarebbe stato il luogo prescelto per Expo 2020 con tema ‘Connecting Minds, Creating the Future’. Tutti sono rimasti affascinati dalle parole del Ministro che ha ribadito la sua massima fiducia nella capacità e nella prontezza degli Emirati Arabi Uniti nel conseguire un Expo senza eguali, rendendola una delle manifestazioni di maggior successo. Dunque Dubai ha grandi potenzialità, però non è un mercato vergine, pertanto per avere successo bisogna sicuramente pensare ad un progetto innovativo e di qualità.

Un settore che da molte possibilità e ha grandi margini di miglioramento è quello dei servizi; sono necessari interventi che incrementino la qualità e la professionalità.

Entrando più nel dettaglio possiamo cercare di capire su quali attività bisogna puntare in questi territori. Da non trascurare il fatto che sono necessari capitali di partenza, più o meno ingenti a seconda del settore. Dunque è necessario:

avere una business idea chiara;
eseguire uno studio di fattibilità;
effettuare uno o più sopralluoghi;
sperimentare l’idea su piccole nicchie in modo da non correre rischi troppo elevati mentre cercate di capire la realtà locale;
soltanto dopo fare investimenti maggiore
Se si volesse aprire un’attività negli Emirati Arabi Uniti è di vitale importanza una norma che obbliga le aziende oltre a iscriversi al registro delle imprese e poi aspettare il nulla osta delle autorità, anche ad avere una partecipazione del 51% da parte di attività “locali”. Tuttavia esistono due modi per eludere questa norma. Si può operare come filiale, quindi la sede negli emirati sarà proprietà della società madre. Oppure, seconda scappatoia, legale, sono le cosiddette “free zones”. Aree dove il governo prevede e concede alle aziende straniere di stabilirsi senza spartizioni con soci del luogo.

Infine dovete tenere presente che il territorio oggetto d’esame è un Paese che è un crogiolo culturale, di razza, sociale, e non dovete trascurare le vostre attitudini e ciò che sapete fare bene e naturalmente la lingua, quella ufficiale è l’arabo, ma è molto diffuso anche l’inglese.